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I grandi maestri

Atelier di arteterapia

I Grandi Maestri sono coloro che, come dice Gibran, hanno ascoltato le voci della Vita e sono custodi di una saggezza di cui a volte ci dimentichiamo. In una società differente, quella orientale, ci insegnano come l’anziano è proprio colui che nutre i giovani grazie alle sue parole, gesti, pensieri che sono frutto di una reale esperienza. Spesso qui sono visti come qualcuno “inutile” nel senso che non è più performante o magari ha qualche difficoltà fisica che non gli permette di brillare ai nostri occhi o alle “necessità sociali”.

L’arteterapia non mira tanto a far acquisire competenze tecniche o ad ottenere risultati estetici: ciò che più importa è che si partecipi ad un processo, entro il quale si porta cambiamento.

Se ci fermiamo, per un solo attimo, per essere con loro, possiamo vedere la luce che si riaccende ed essere canali affinché possano riappropriarsi della loro forza e identità essendo quell’anello importante della nostra realtà quotidiana.

Permettere ai Grandi Maestri, ai Grandi Adulti di recuperare la loro voce, la loro autorità, le loro esperienze attraverso un processo creativo genera uno spazio di benessere dove ogni elemento è importante così com’è e senza forzarsi di essere diverso da ciò che è , ma dando la possibilità di rifiorire con tutte le loro capacità.

In una sessione di Arteterapia, ogni anziano sceglie le sfumature che più lo rispecchiano ed esprime ciò che prova. C’è chi stende il colore con il pennello e chi quando la mano trema troppo lo sostituisce con una spugna, con uno spruzzino o semplicemente con le dita. Non c’è timore di sporcarsi né ansia per un risultato non perfetto perché qualsiasi sia, il risultato è la pura espressione di sé, senza confronto o aspettative da deludere.

L’unico risultato che si ottiene è sempre lo stesso: il colore prende vita, in forme, dimensioni, accostamenti differenti, ma mai incomprensibili.

Se il colore diventa vita, la serenità, l’entusiasmo che suscita e ne consegue è disarmante. Per chi si prende cura di un anziano apatico, spento, con un decadimento cognitivo o fisico ciò che lascia senza parole è comprendere attraverso quelle tavolozze, che al di là di una mente offuscata, di una mano che trema, di parole che non escono più, vivono sensazioni, emozioni: dolcezza, tenerezza, allegria ma anche rabbia e paura. Il nostro compito nel lavoro di cura è osservare, stare accanto per scoprire quanto ancora c’è, e se l’allegria del momento porta a canticchiare insieme vecchie canzoni, quando questo non è possibile il colore canterà con e per noi.

Il colore diventa creatività e promuove comunicazione e crea relazioni tra chi fa e chi è accanto. L’Arte è uno strumento utile alla conoscenza e all’espressione del proprio mondo interno, nonché alla creazione di dinamiche di gruppo che favoriscono la socializzazione.

I Grandi Adulti possono vivere eventi difficili della vita e non riuscire a ritrovare un proprio equilibrio, rimanere chiusi in sè stessi, in solitudine: l’arte può diventare un efficace sostegno terapeutico. Uno degli eventi che porta al cambiamento nella vita della persona anziana è il suo inserimento nella casa di riposo: i cambiamenti che vive la persona sono spesso difficili da affrontare (il distacco dalle abitudini domestiche, dal calore e dalla vicinanza degli affetti familiari) perché l’ingresso in una struttura non è visto come luogo intimo in cui sentirsi a proprio agio.

Dal punto di vista scientifico, come dimostrato sperimentalmente dallo psicologo clinico statunitense Randall Rhea, la cura di arteterapia per anziani riduce non solo i sintomi depressivi, ma anche la perdita della memoria, arginando l’aggravio della limitazione funzionale, ovvero le complicanze non obbligate della patologia primaria. Tali benefici non sono solo il risulatato dell’acquisizione di nuove abilità e del risveglio delle capacità percettive come conseguenza di un lavoro che viene svolto sulla parte sana del cervello. Infatti, i laboratori di arteterapia, utilizzando il codice colore e il recupero dell’esperienza passata come soggetto della produzione artistica, risvegliano il ricordo e gli conferiscono un nuovo ruolo. Il colore è, appunto, un dato della realtà che agisce direttamente sulle nostre sensazioni, rievocando il ricordo che cessa, così, di essere un’esperienza cristallizzata nella memoria per diventare il soggetto di una produzione artistica e il fulcro di un messaggio che si desidera trasmettere.

Modalità

Si prevede la creazione di un atelier di Arteterapia con modalità “open studio” a parte la realizzazione di sessioni arte terapeutiche di gruppo.

Metodologia

L’arte non lavora sulle incapacità e sulla parte malata, ma lavora su quella sana e creativa, che può essere ancora stimolata e messa in moto. L’anziano si sentirà parte attiva e potrà condividere l’esperienza con altre persone, migliora e conosce le proprie risorse, scopre gli aspetti positivi di un esercizio. L’arteterapia non mira tanto a far acquisire competenze tecniche o ad ottenere risultati estetici: ciò che più importa è che si partecipi ad un processo, entro il quale si porta cambiamento.

Destinatari

Tutti i Grandi Adulti dai 60 anni in su e di qualsiasi etnia.

Numero partecipanti

min.10 – max.20

Calendario

n.1 incontro settimanale di 2 ore. Il totale degli incontri può essere modulato a seconda delle necessità del centro. Si consiglia comunque un ciclo minimo di 20 incontri.

Materiale Fotografico

Il percorso sarà documentato, qualora possibile, con materiale fotografico che a conclusione del percorso e d’accordo con i partecipanti del corso potrebbe essere utilizzato per la realizzazione di una mostra finale, articoli o ricerca scientifica nel capo delle Expressive Arts Therapy (ArtiTerapie Espressive).