Progetti con Enti

Per realizzare progetti unici, all’avanguardia e di grande importanza psicosociale.

Donna e Arte

Percorso di arteterapia trandisciplinare rivolto a donne che hanno subìto violenza di genere. Realizzato in collaborazione con la Casa della Donna, il Comune di Lleida e il Dipartimento benessere e famiglia (Lleida, Spagna).

“Donna e Arte” è un progetto di Arteterapia Trandisciplinaria dedicato a donne che hanno vissuto esperienze di violenza di genere. Le arti e il corpo diventano protagoniste in questo lavoro in cui la tenerezza e la creatività permettono alle donne di iniziare il loro viaggio “di ritorno a casa”, ovvero di abitarsi in un modo differente e secondo la loro natura.

Il progetto offre uno spazio per l’espressione emotiva, rendendo possibili cambi e cammini di crescita personale. Le donne che hanno subìto violenza devono confrontarsi con se stesse e con le circostanze in cui vivono, e non tutte sono nelle condizioni di far fronte alla realtà del momento. Devono essere disposte a smontare e ricostruire tutti i meccanismi di difesa emotivi attraverso i quali affiora una bassa autostima e una perdita della propria identità.

Opera di Veronica Roldán (artista e arteterapeuta)

Donne. Cammini. Fili di colore che si intrecciano. Spazi d’Arte che accolgono vite, esperienze e sentimenti.

Quando una piccola luce si accende e si genera un piccolo cambiamento, inizia un profondo processo di riflessione e dialogo interno nel quale l’Arteterapia ha un enorme potenziale come motore e veicolo per un lavoro simbolico e significativo che le mette davanti a loro stesse, ai loro vissuti ed emozioni, integrandoli in modo meno traumatico e più positivo.

Adattando gli obiettivi terapeutici ai ritmi personali, il gruppo si posiziona nel presente, nel qui ed ora, riflettendo su emozioni, mancanze e vie per il miglioramento e il cambio in ognuna di loro.
In queste situazioni di violenza, si può generare un forte distacco dal corpo ed è per questo motivo che è importante un approccio arteterapeutico che possa canalizzare emozioni, sentimenti e frustrazioni che hanno vissuto nei momenti difficili nei quali si sono sentite senza punti di riferimento interni ed esterni, viaggiando senza direzione.

 

I corpi diventano particolarmente sensibili e il minimo contatto assume una grande importanza. E’ importante pertanto che i corpi possano parlare in modo creativo e recuperare la loro sensibilità, forza e saggezza.

Questo percorso, in cui la tenerezza e il lasciar andare senza parole saranno protagonisti invisibili di tutte le sessioni, creerà uno spazio di sperimentazione dove recuperare il proprio potere.
La costruzione di una mentalità resa sensibile dall’integrazione della tenerezza può fermare ogni forma di violenza come dice Luis Carlos Restrepo.

La sessione arteterapeutica si trasforma in terra fertile dove le donne posso iniziare un processo di esplorazione attraverso la creatività.

Il progetto si compone di differenti assi centrali. Il primo si basa nell’accogliere la situazione nella cui sono, esternando e plasmando attraverso le arti tutto ciò che è stato vissuto senza la necessità della parola che sarà un’alleata ma non protagonista del percorso.

Il secondo è sostenere il vissuto e trasformarlo. Questo permette di aprire la porta al proprio potere personale: riappropriarsi delle proprie risorse e integrarle.

Dar valore ai miei strumenti e risorse per vedere con occhi nuovi emozioni e vissuti.
L’arte diviene strumento per un miglioramento personale e per un’importante trasformazione.
I corpi tornano a vibrare, a sentire e possono finalmente scongelarsi.

Obiettivi

  • Sviluppare l’autostima, la fiducia in se stessa e nelle altre tramite l’arte che ci da la possibilità di trasformare una realtà in un’altra.
  •  Dare un nuovo significato e tras-formare le esperienze attraverso i linguaggi artistici.
  • Favorire il processo di autoconoscenza attraverso l’autoritratto, mostrando la propria soggettività e la visione che hanno di se stesse in forma individuale e collettiva.
  •  Favorire il lavoro di gruppo e in gruppo.
  • Motivare l’espressione oltre il linguaggio verbale o scritto.
  •  Creare uno spazio sicuro e accogliente all’interno del quale si possa esprimere e condividere quanto necessario e funzionale al processo terapeutico.
  • Sentirsi a casa nel proprio corpo.
  • Ascoltare con il tatto

A conclusione del processo arteterapeutico sarà prevista una mostra collettiva con le opere delle partecipanti (quelle da loro permesse) per sostenere l’autostima e dar valore al lavoro profondo che ognuna ha fatto su se stessa e così diventare voce verso una collettività estranea a questo contesto. In relazione agli obiettivi specifici dell’arteterapia in merito a persone vittime di violenza di genere, si parla dei seguenti:

  1. Migliora l’autostima attraverso il lavoro sull’identità
  2. Si riduce la depressione e la tristezza
  3. Aumenta la consapevolezza rispetto al corpo
  4. Si trasforma il significato dei limiti
  5. Si trasformano le relazioni interpersonali in un pieno ascolto e rispetto della propria persona
  6. Si riscoprono talenti e risorse
  7. Si crea un gruppo sano in cui l’identità di ognuno trova spazio e posto
 

Metodologia

L’Arteterapia integra le differenti espressioni artistiche (arte plastica, musica, letteratura, danza, teatro, psicodramma, poesia) e aspetti delle scienze umane (psicologia, educazione dell’arte, filosofia, sociologia), per approcciarsi alla cura e allo sviluppo umano attraverso l’espressione artistica e creativa. Prevede un insieme di strumenti teorico-metodologici di carattere terapeutico, preventivi e di sviluppo che si applicano in campo educativo, sociale e clinico. Per quanto il focus è sempre clinico, non lo è necessariamente il campo di intervento.
Lo sviluppo del potenziale creativo presente in ogni persona, porta progressivamente all’identificazione e costruzione dei propri strumenti alternativi per l’approccio alle proprie difficoltà. L’elaborazione della creazione artistica apre il cammino alla libera espressione, all’intuizione, all’immaginazione e al linguaggio verbale e corporeo.

Testimonianze

Le parole di chi ha vissuto con me questo progetto.
Lavorare con Maria Letizia a livello professionale è stata un’esperienza in tutti i sensi. Unire l’amore del lavoro nel sociale con le artiterapie, è stata una scoperta particolarmente emotiva e sensibile a livello personale. Abbiamo creato una relazione sinergica, tra di noi come donne e poi anche per le nostre professioni. Grazie alla sua dedizione, esperienza e professionalità, abbiamo goduto di un progetto di grande trasformazione. Usando l’arte e la creatività, potenziando la resilienza e il riappropriarsi del proprio potere, si è generato uno spazio di sorellanza e riflessione.
Cristina (educatrice e responsabile progetto Casal de la Dona)